Primogenito dell’attrice Barbara Bouchet e dell’imprenditore napoletano Luigi Borghese, Alessandro ha fatto esperienza come cuoco in diverse città come Londra, San Francisco, New York e Parigi.

Rientrato in Italia, dove frequenta la scuola di sommelier, lavora in diversi ristoranti di Milano e Roma e fonda la società AB Il lusso della semplicità, dedicata al banqueting e al catering per grandi eventi, occupando nel contempo di consulenze nell’ambito della ristorazione e licensing.

La sua carriera televisiva inizia nel 2004, quando la società Magnolia lo contatta per condurre un programma dedicato alla cucina sull’allora nascente piattaforma digitale Sky intitolato Cortesie per gli ospiti.

Dal 2015 conduce su Sky il famosissimo format Alessandro Borghese – 4 ristoranti, che lo ha portato in giro per l’Italia ed anche nella città di Catania per una puntata dedicata ai ristoratori under 30.

Lo abbiamo incontrato durante un breve show cooking a Catania ed insieme ad altri colleghi abbiamo provato a “farlo sbottare un po’”.

Qual è la cosa più importante nella cucina?

<<La tradizione. Quello che ti da la terra e il mare, senza andare a cercare cose troppo sofisticate>>.

Cosa assaggi quando visiti Catania?

<<Ogni volta che vengo a Catania provo sempre ad assaggiare il vostro famoso “street food”>>.

Da dove nasce il tuo amore per la cucina?

<<La mia passione in cucina nasce una vita fa, ormai. Avevo 14 – 15 anni e guardavo mio padre mentre cucinava e da quello ho scoperto come il cucinare sia un atto d’amore, un darsi agli altri donando una parte di se. 

Attraverso la cucina si dona rispetto a chi la gusta usando delle buone materie prime, perché un cuoco fa alla fine il 10% del piatto, il resto lo fa un buon pomodoro, che quando è veramente buono ci da poco da lavorare>>.

La cucina in televisione…

<<Dodici o tredici anni fa ho portato la cucina in televisione e poi molti colleghi hanno proseguito questo trend portando grandi profitti e buoni introiti a tutta la filiera compreso il giornalismo, gli istituti alberghieri, ai produttori. È una grossa che macchina che andava mossa.

Perché in Italia siamo bravi, abbiamo ottimi prodotti, ma ci sappiamo vendere molto male.

Il tuo rapporto coi social? è vero che curi personalmente i tuoi profili?

Io curo i miei social all’80% ed il resto lo fanno i miei collaboratori, perché mi piace far parte di ciò che trasmetto attivamente.

D.S.