Con i suoi 106 milioni a disposizione, dei 342 dei fondi europei da impiegare entro il 2020, la Regione Siciliana si prepara ad un grande periodo di svolta in termini di digitalizzazione da tradurre in sviluppo, opportunità e competitività, puntando a divenire l’area più digitalizzata del Mediterraneo. Notizie apprese con chiarezza al “Digital Day” tenutosi a Palermo che ha aperto nuovi scenari di intervento: sportello digitale del cittadino, digitalizzazione del patrimonio museale, open data e open governement, sanità digitale, etc.. Al centro dell’investimento un Data center regionale per consolidare i sistemi informativi nel polo strategico nazionale.
Tutto il territorio siciliano sarà quindi coinvolto in un processo di accelerazione che lascia ben sperare la Sicilia dell’innovazione, costituita dall’ecosistema delle aziende che operano nell’ICT rappresentate anche da Assintel Sicilia, che da tempo attende l’espansione degli investimenti per puntare ad una crescita di valore e consapevolezza nel e del territorio. «Il mondo dell’Information e Communication Technology siciliano ingrana la marcia, ma deve tuttavia fare i conti con un divario economico-sociale, evidente nel digital-divide, che nonostante una serie di interventi integrati, potrebbe in prima battuta non rendere agevole l’inclusione digitale dei siciliani – sottolinea il Vicepresidente nazionale Assintel, Emanuele Spampinato -.
Occorre per questo motivo partire dal basso, da una alfabetizzazione digitale, un accesso economico e veloce ai sistemi telematici, una interoperabilità che si traduca in fatti concreti promuovendo il progresso sociale in tutte le sue sfumature. Puntare nel futuro coinvolgendo le generazioni che costituiranno il nostro futuro: porte quindi aperte all’innovazione il 14 e 15 novembre agli studenti, associazioni e imprese per coinvolgere la cittadinanza attiva in un festival digitale che, raccontandosi, punta ad una inclusione fatta di dialogo, coinvolgimento civico, conoscenza».
Un viaggio organizzato da “Forum PA- Digital 360” che partirà da Palermo e non mancherà di rendere protagonista il sud, le sue città, i suoi progetti, le storie dei volti che lo rappresentano attraverso un roadshow che accenderà l’attenzione sul lavoro e contrasto alle disuguaglianze, reti e infrastrutture, innovazione digitale e sostenibile, competenze: «Oggi più che mai è necessario produrre benefici tangibili per la comunità attraverso la riappropriazione degli spazi, una riqualifica in termini innovativi, ma che sappia conservare l’identità di ciò che siamo stati e saremo, uno sviluppo equo e sostenibile che guardi al territorio come risorsa da coltivare e non da sfruttare» dichiara Dario Zappalà, delegato Assintel Sicilia.
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