“La trattativa all’Aran sul rinnovo del contratto per i dipendenti della Regione siciliana è ancora in alto mare e l’incontro di questo pomeriggio con le organizzazioni sindacali è stato l’ennesimo buco nell’acqua.
A questo punto la misura è colma e la pazienza è finita: abbiamo avviato le procedure di raffreddamento e siamo pronti a dichiarare lo sciopero di tutti i lavoratori regionali”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto del Siad-Csa-Cisal.
“I regionali, a differenza degli altri lavoratori, non hanno ottenuto né il rinnovo del contratto, né la riclassificazione del personale – spiegano Badagliacca e Lo Curto – e ad oggi i dipendenti non hanno ricevuto alcuna risposta dal Governo sul rinnovo dei vertici dell’Aran Sicilia, sull’individuazione delle risorse per la riclassificazione, sulla disponibilità di 3,4 milioni di euro per le progressioni verticali, sulla disponibilità di 1,3 milioni per l’incremento delle risorse decentrate, sull’indennità di vacanza contrattuale 2022/2024, sul bonus dipendenti pubblici 2023, sull’applicazione anche in Sicilia di quota 103 e dell’anticipazione del Tfr”.
“Siamo stanchi di questo immobilismo ed è evidente che i sit-in sono inutili – concludono i sindacalisti – Pertanto abbiamo comunicato alla commissione di garanzia sullo sciopero e alla Regione di avere avviato dinanzi al Prefetto di Palermo le procedure di raffreddamento che sono il preludio dello sciopero che siamo pronti a proclamare in assenza di risposte convincenti”.
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